La creatività ai tempi dei social
La comunicazione creativa negli ultimi anni sta subendo un grande cambiamento strutturale e strategico. Siamo di fronte a una rivoluzione del metodo e dei mezzi che solo chi ha vissuto più fasi di questa materia percepisce e analizza.
Il nucleo che muove questo grande cambiamento si chiama World Wide Web. Nato il 6 agosto del 1991 continua a determinare tempi e rivoluzioni attraverso i suoi vassalli più agguerriti: i social. Appartengo alla categoria di chi spesso doveva spesso urlare per farsi ascoltare: campagne creative forti, impattanti. C’era la necessità di essere originali, altrimenti si usciva sconfitti e inascoltati.
Scarpa, automobile e comunicazione creativa
La mia scuola si chiama FABRICA. Lì ho imparato le metafore creative: “Prendi questa scarpa e usala per comunicare l’uscita di questa nuova automobile”. Una vera e propria gara creativa, tra creativi. L’idea era in cima e si lavorava tanto per raggiungerla. Oggi c’è un’esplosione di “messaggi creativi” che non sono messaggi creativi ma semplici impaginati, nei casi peggiori realizzati con Canva o con qualche tool che semplifica la composizione. Tanti cloni, tanta apatia, poca costruzione creativa. Poco visual.
Ci sono casi di eccellenza dove si riesce a combinare la costruzione creativa con la velocità richiesta oggi dal web. Sono veramente rari e molto spesso, giustamente, osannati sulle varie piattaforme dedicate alla materia. Ma vi invito a guardarvi intorno a sentire questa mancanza di creatività, di sorpresa, di arte nell’opera pubblicitaria più comune.
Vittime dei tempi, vittime della velocità di esecuzione, vittime del budget ma soprattutto vittime della mancanza di una visione creativa capace di veicolare un messaggio con una metafora che stupisce e cattura. Sono lontani i tempi in cui si scovavano lavori geniali e si postavano per aprire discussioni. Oggi si postano (vedi LinkedIn) progetti creativi datati, stravisti e stracommentati. Dove giustamente la nuova generazione si sofferma senza però produrre, mantenendo fede a quella lucida follia che dava vita a progetti e campagne capaci di stupire e coinvolgere.
Oggi è diventato più veloce, tutto deve essere più veloce. Il web non perdona, le persone scrollano le pagine in modo rapido e compulsivo. Produrre contenuti capaci di fermare questo scroll diventa, quindi, ancora più vitale.
Less is more
Giovani creativi e aspiranti tali, osate, provocate, stupite con l’accortezza di togliere anziché aggiungere.
Basta poco per comunicare meglio.